Página 16 - Santa Cruzada Fevereiro 2024
P. 16
Testimonianze cristiane
Un vero israelita senza falsità
Altare in cui sono conservate le reliquie di san Tommaso nella cripta della Concattedrale, Ortona.
Le notizie incerte sul nome “Bartolomeo”,
sulla missione, sulla sepoltura, non diminuiscono
la fama del suS
Lorenzo Bianchi ono davvero scarse le notizie sull’apostolo Bartolomeo. Il suo nome, che è un evidente patronimico (in aramaico bar-Talmai significa “figlio di Talmai”), è presen- te nei Vangeli sinottici e negli Atti degli Apostoli, mentre nel Vangelo di Giovanni appare Natanaele di Cana in Galilea. Sono, secondo un’inter- pretazione condivisa, due nomi della stessa persona, il nome proprio e il
patronimico.
Poco si sa della sua vita. Eusebio
di Cesarea, riferendo delle attività di apostolato all’epoca dell’imperato- re Commodo (180-192), cita tra gli evangelizzatori dell’Oriente il filoso- fo Panteno e dice: «Anche Panteno fu uno di loro, e si dice che andò tra
Dirigente di ricerca del Consiglio Nazionale
delle Ricerche
gli indiani, dove trovò, come narra la tradizione, presso alcuni del luogo che avevano imparato a conoscere Cristo, che il Vangelo secondo Mat- teo aveva preceduto la sua venuta; tra loro, infatti, aveva predicato Barto- lomeo, uno degli apostoli, che aveva lasciato agli indiani l’opera di Matteo nella scrittura degli ebrei, ed essa si era conservata fino all’epoca in que- stione» (Storia ecclesiastica, V, 10, 3). Dunque Bartolomeo avrebbe predica- to in India, ma gli autori antichi sono incerti se intendere i luoghi della pre- dicazione di Bartolomeo come l’India più occidentale, oppure l’Etiopia o an- che l’Arabia Felice.
La tradizione più ricorrente lo fa martire, dopo un viaggio missiona-
o sepolcro a Roma, sull’Isola Tiberina.
La vasca di porfido (“concha porfiretica”),
Chiesa di san Bartolomeo all’Isola Tiberina, Roma.